L’acqua è la risorsa più importante e preziosa che abbiamo, tanto che sta diventando uno dei maggiori problemi del futuro. Scontri politici, siccità e guerre di accaparramento stanno diventando realtà sempre più vicine, tanto da considerare l’acqua il nuovo oro nero.

1. Esiste davvero un “diritto all’acqua”?

Certamente, il diritto all’acqua è un diritto internazionale sancito dalle Nazioni Unite nella risoluzione 64/292 del 2010, che definisce “l’acqua potabile come essenziale per la realizzazione dei diritti umani”. Tale risoluzione è stata riconosciuta dal 75% dei paesi ma purtroppo in molti casi il diritto ambientale e quello sull’acqua non prevedono il diritto di accesso a risorse idriche adeguate, con il risultato che nel mondo ci sono ancora 750 milioni di persone che non hanno accesso all’acqua potabile. L’unico aspetto positivo è che nel 1990 erano quasi tre miliardi, indice di continui progressi.

2. L’acqua in bottiglia è più sicura di quella del rubinetto?

Assolutamente no. I controlli di sicurezza sull’acqua del rubinetto sono molti e rispettano criteri severi. Essi sono eseguiti in base ad una legge ben precisa, ovvero il Decreto Legislativo 31 del 2001, che riporta tutte le analisi da eseguire sull’acqua del rubinetto dopo essere stata resa potabile.

I parametri che vengono presi in analisi sono di natura chimica e microbiologica.

Per la parte chimica, si cerca la presenza di alcuni metalli e di altre molecole che possono, a lungo andare, avere effetti dannosi sull’organismo.

Per la parte microbiologica, si valuta la presenza dei batteri all’interno dell’acqua, tra cui Escherichia coli, gli Streptococchi e Clostridium perfringens.

L’acqua di rete è inoltre garantita da una doppia copertura, sono due infatti gli enti che eseguono le analisi dell’acqua che arriva nelle nostre case, tre per l’acqua impiegata per la produzione aziendale di alimenti. Il primo è il gestore della rete idrica, il secondo è l’ ASL, ed infine, nel caso di aziende alimentari, è l’azienda stessa, che analizza l’acqua usata negli alimenti provvedendo ad avvertire gli altri due enti nel caso qualcosa non vada.
L’unico problema è che l’acqua del rubinetto è controllata fino al contatore, non fino al nostro rubinetto. Ecco perché spesso, soprattutto nel caso di tubature datate, è buona cosa fare affidamento a sistemi ecologici di filtrazione dell’acqua, in grado di rimuovere metalli pesanti e materiali in sospensione di varia natura, comprese le microplastiche.

3. Bere troppo fa bene?

Una notizia falsa sull’acqua che circola da diversi anni è che bere tantissimo fa bene alla salute. Bevendo eccessivamente e senza aspettare che il nostro organismo abbia il giusto tempo di espellerla, tramite sudore o urina, provoca un diluirsi eccessivo del sangue causando una vera e propria intossicazione da acqua, che in casi gravi può portare al coma.
I dottori raccomandano quindi di bere acqua senza esagerare. La dose giornaliera indicata è dai 1200 ml (circa 6 bicchieri di acqua) e i 2 litri di acqua (circa 10 bicchieri di acqua)

4. Il cambiamento climatico ha ripercussioni sull’acqua?

Come sappiamo il cambiamento climatico, dovuto principalmente dalle emissioni di gas serra, causa l’aumento delle temperature, la trasformazione dei regimi metereologici, con eventi climatici estremi sempre meno rari, ma non solo.
I cambiamenti climatici stanno influenzando anche altri aspetti legati all’acqua e soprattutto all’acqua marina. Recenti notiziari hanno evidenziato un drammatico e diffuso sbiancamento della barriera corallina, causato principalmente dalle temperature più calde nell’Oceano Pacifico e nell’Oceano Indiano.

Ma l’elemento chiave dei cambiamenti climatici è l’impatto sul ciclo dell’acqua terrestre, che continuamente distribuisce l’acqua dai nostri oceani all’atmosfera, al suolo, ai fiumi e ai laghi, per poi ritornare ai nostri mari e oceani. I cambiamenti climatici stanno aumentando i livelli di vapore acqueo nell’atmosfera e rendendo la disponibilità di acqua meno prevedibile. Tale fenomeno può portare a temporali accompagnati da rovesci di pioggia più intensi in alcune aree, mentre altre zone potrebbero dover affrontare condizioni di siccità più gravi, specialmente durante i mesi estivi.

Intanto diminuiscono i ghiacciai che da sempre sono stati dei grossi serbatoi d’acqua pronti a fornire durante la primavera l’acqua necessaria alle diverse attività.

Ecco perché, più che mai nel 2020, è fondamentale imparare a risparmiare l’acqua, a partire dai minimi gesti come chiudere il rubinetto quando ci si lava i denti o riutilizzare l’acqua utilizzata per lavare frutta e verdure per innaffiare le piante.