Quante volte ti è capitato di sentir parlare di durezza dell’acqua?
Ma cosa significa, con esattezza? E perché è importante da conoscere?
Che impatto ha questo valore nelle nostre vite quotidiane?
Con questo articolo, noi di Aquasan, speriamo di aiutarvi a far luce su un argomento che ci sta molto a cuore, per il vostro benessere e quello di tutto il pianeta!
Cos’è e come si misura?

La durezza dell’acqua indica il contenuto di sali (soprattutto alcalini), quali calcio e magnesio (Ca e Mg – responsabili della formazione del “calcare”) sotto forma di: cloruro di calcio (CaCl2), solfato di calcio (CaSO4),cloruro di magnesio (MgCl2) e solfato magnesio(MgSO4).
Il grado di durezza dell’acqua si esprime in tre grandezze:
- Gradi Francesi (utilizzati in Italia) (F°): 1 grado francese = 10mg di CaCO3 ogni litro d’acqua
- Gradi tedeschi (D° o DH°): 1 grado tedesco = 10mg di CaO ogni litro d’acqua = 1.79 gradi francesi
- Gradi inglesi (°GB): 1 grado inglese = 10mg di CaCO3 ogni 700 grammi d’acqua = CaCO3 1.43 gradi francesi
Nelle varie regioni d’Italia, l’acqua si presenta con valori di durezza differenti non solo da regione a regione, ma anche da comune a comune, il livello dei valori di durezza infatti può essere molto ampio.
A titolo generale, ricordiamo che acque molto dure (anche oltre i 40 °f) risultano, tra le principali, quelle dell’Italia Centrale e della Calabria, di media durezza (circa 20°f) acque della Liguria e del Piemonte e quasi dolci quelle del Friuli, tuttavia sono criteri in continuo mutamento.
In genere, le acque vengono classificate in base alla loro durezza come segue (Gradi Francesi):
- fino a 4°F: molto dolci
- da 4°F a 8°F: dolci
- da 8°F a 12°F: mediamente dure
- da 12°F a 18°F: discretamente dure
- da 18°F a 30°F: dure
- oltre 30°F: molto dure
L’Italia ha stabilito il valore consigliato di riferimento di 15-50 °F equivalenti a 150-500 mg/L di calcio carbonato, ovvero a 60-200 mg/L di calcio.
E’ importante ricordare che le acque destinate alla distribuzione su rete idrica per la popolazione, subiscono diversi e sistematici controlli mirati alla verifica dell’effettiva potabilità dell’acqua erogata.
Come influisce la durezza sui nostri elettrodomestici?

In ambito domestico il calcare e l’acqua dura posso essere causa di problemi che colpiscono principalmente boiler, lavatrici, lavastoviglie, rubinetteria, sanitari, tubazioni ma anche tessuti, biancheria e la nostra pelle.
Un elevato valore di durezza dell’acqua influisce negativamente sulla resa dei saponi, ovvero aumenta la quantità di sapone necessario per ottenere l’effetto pulente desiderato.
Per ottenere quindi un maggior effetto pulente, molti detergenti hanno nella loro formula ingredienti ad hoc (spesso molto inquinanti) che cercano di contrastare l’effetto dell’acqua dura, con negativi effetti sull’ambiente.
Infatti, maggiore è la durezza dell’acqua, tanto maggiore sarà la quantità di detersivo che deve essere utilizzato, con il risultato di un impatto ambientale assai negativo.
Per chi volesse proteggere ulteriormente la lavatrice o la caldaia, dovrebbe valutare un sistema dedicato, al fine di proteggere gli elettrodomestici, ad esempio tramite il Sale Polifosfato. (Clicca qui se vuoi approfondire)
Rischi per la salute: vero o falso?
Per molti anni (e in gran parte ancora oggi) si è ritenuto che bere acqua con un alto livello di durezza potesse provocare, nel lungo periodo, problematiche legate principalmente ai reni (calcoli renali). I recenti studi sembrano smentire questo collegamento, sostenendo anzi l’esatto opposto, ovvero che l’acqua dura sia in grado di prevenire diverse patologie cardiovascolari.
Che il calcio e il magnesio siano due nutrienti fondamentali per favorire importanti funzioni vitali per il nostro organismo, è oramai risaputo.
Secondo l’OMS l’acqua potabile fornisce dal 5 al 20% del fabbisogno di calcio e magnesio giornaliero a seconda della sua durezza e quindi dei processi di addolcimento o altri trattamenti in uso nel sistema idrico che possono condizionare il contenuto di minerali.
La durezza dell’acqua è sì proporzionale al contenuto di calcio e quindi alla presenza di calcare che però, sulla base di quanto dicono gli studi scientifici, non è pericoloso per la salute dell’uomo. Il calcare è un problema per tubi e impianti domestici, problema che comunque si può limitare utilizzando appositi prodotti preferibilmente ecologici e sistemi anti-calcare.