Una città verde, con un alto tasso di Green View Index, che investe in politiche sostenibili, rispettando l’ambiente e il territorio sono diventati i nuovi standard per definire una città con un alto tasso di vivibilità. Sempre più paesi al mondo ogni anno scelgono di adottare soluzioni più green, in linea con la natura e la sostenibilità.
Ecco perché oggi vi raccontiamo di un viaggio attraverso il futuro, le città più all’avanguardia da cui bisognerebbe lasciarsi ispirare!

Singapore

I ricercatori americani hanno utilizzato le informazioni di Google Street View per determinare quello che chiamano il “Green View Index”, una classificazione che quantifica la percentuale di copertura di verde di ciascuna città in base alle immagini aeree. La modernissima città-stato del sud-est asiatico ha un Green View Index del 29,3%. Ecco perché Singapore è nota anche come la «città-giardino»: più del 20% degli edifici urbani sono infatti “green”.
Gli edifici sono ricoperti da piante che abbassano la temperatura dei palazzi evitando sprechi ed hanno le pareti esterne bianche, per respingere i raggi del sole, oltre che sistemi ad energia eolica e per il riciclaggio dei rifiuti.
La percentuale del G.V.I è destinata ad aumentare entro il 2030: un progetto lanciato nel 2013 prevede infatti che tra meno di quindici anni l’85% dei residenti di Singapore vivrà a meno di 400 metri da un parco pubblico, trasformando la città in un immenso parco urbano.
Ma c’è di più: la città mira ad avere rifiuti zero in discarica entro la metà del 21° secolo!

Oslo

Oslo non è solo la capitale della Norvegia, ma anche un cittadina con una buona sostenibilità ambientale. Con il suo centro città vivace e rigoglioso, è stata nominata Capitale Verde Europea nel 2019 per il suo impegno nella conservazione delle aree naturali e nella riduzione dell’inquinamento, ricevendo il premio “European Green City Award”. Il governo della città ha come obbiettivo primario lo sviluppo sostenibile. La sua strategia, il Green Belt Boundary, comprende un programma per proteggere l’ambiente naturale e quello di essere una città “car-free” entro il 2050, realizzabile anche grazie ai grandi investimenti che già sono in atto nel trasporto elettrico.
Tra le altre cose Oslo si prefigge di limitare lo spreco di cibo nelle scuole e di ridurre del 95% le emissioni entro il 2030. Un futuro a dir poco rigoglioso!

Vancouver

Uscendo dal raggio europeo troviamo questa splendida città canadese, densamente popolata e famosa per essere la città più pulita del Canada e una delle più pulite al mondo.
Quaranta anni fa Vancouver ha intrapreso un percorso innovativo che l’ha portata oggi ad essere alimentata per il 50% da energie rinnovabili nei consumi, nei trasporti e nei riscaldamenti.
I mezzi pubblici coprono per intero la superficie della città attraverso una rete di metropolitane, autobus e treni che permettono lo spostamento per tutta la superficie della città senza problemi.
Attualmente il 30% dei cittadini di Vancouver ha abbandonato l’auto per il trasporto pubblico o la bici.

Stoccolma

Non se ne sente mai parlare abbastanza, eppure Stoccolma è stata la prima città dell’UE a vincere il premio Capitale verde europea. La coordinata pianificazione ambientale, gli ampi spazi verdi e l’obiettivo di azzerare l’utilizzo di combustibile entro il 2050, la rendono una delle città più pulite e vivibili del mondo.
La città offre numerose eco-escursioni, oltre alle infinite possibilitò di acquistare prodotti bio e capi di moda ecologici e sostenibili. Ma ad affascinare è soprattutto il primo parco cittadino nazionale del mondo, “Ecoparken”: un’area verde ininterrotta che si estende dalle piccole isole di Fjäderholmarna fino in centro, a Djurgården, e a zone poco a nord della città.

Copenaghen

Il futuro abita già a Copenaghen. Una delle città più vivibili del mondo, la metropoli di quasi due milioni di persone è nota per le politiche e la pianificazione ambientali avanzate, con l’obiettivo di essere carbon-neutral entro il 2025 e che la renderà la prima città al mondo.
Tre i punti chiave su cui si concentreranno le strategie della smart city per raggiungere il suo obbiettivo troviamo: la riduzione dei consumi di energia, la produzione di energia da fonti rinnovabili e il miglioramento della mobilita sostenibile e gli spostamenti in bicicletta.
La capitale danese è modello indiscusso per la green economy: il sistema di trasporto pubblico è ben sviluppato, le macchine sono pochissime e, ogni giorno, vengono percorsi in bici più di 1 milione di km. I negozi alimentari si stanno convertendo quasi tutto alla vendita di cibo biologico. E’ esempio anche per l’edilizia sostenibile, come conferma il complesso di Orestad City, a pochi km dalla Capitale, costruito in meno di un decennio.

E l’Italia?

In Italia c’è ancora molto da lavorare, ma anche il nostro paese sta facendo grandi passi avanti, dimostrati ad esempio dal “Giardino verticale” a Milano, gli investimenti nel Car e Bike Sharing e gli incentivi statali per l’acquisto di veicoli elettrici.
“L’accordo raggiunto dall’Europa sul Recovery Fund da 750 miliardi, dei quali 209 andranno all’Italia, oltre a segnare una svolta nel rapporto tra i Paesi europei, è per il nostro Paese un risultato storico”. Così si è espresso in una nota il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, con
l’obbiettivo di traghettare l’Italia verso una ripresa economica più sostenibile, alimentando con i fondi a disposizione il Green New Deal.